
IL COMO WOMEN OSPITE AL COMUNE DI TURATE
Giornata di riposo per le calciatrici del Como Women, dopo le fatiche della gara di Milano in cui le ragazze di de la Fuente sono riuscite a strappare un punto ad un’avversaria molto difficile come l’Inter. Prima della ripresa degli allenamenti, in programma oggi pomeriggio, le componenti della squadra che abitano nel comune di Turate sono state invitate dal sindaco del paese per un incontro di benvenuto. Alison Rigaglia, Emma Lipman, Vivien Beil e Maria Korenciova sono state accolte dal sindaco di Turate, Alberto Oleari, all’interno della sede comunale di Palazzo Pollini. Assieme a Oleari erano presenti anche il vice sindaco Roberta Clerici e l’assessore allo sport e cultura Loris Guzzetti. Dopo una visita guidata della villa comunale, d’epoca medievale, le atlete lariane hanno avuto un’interessante chiacchierata con sindaco e assessori, in cui si è parlato dei valori dello sport, della crescita del calcio femminile e delle infrastrutture necessarie allo sviluppo.
Ad iniziare la discussione sulle potenzialità calcio femminile italiano è Alison Rigaglia: “Penso che la mentalità italiana debba cambiare, il calcio maschile e il calcio femminile devono smettere di essere paragonati. È un errore valutare la velocità di una calciatrice con quella di un calciatore, e poi dire che il calcio femminile è più lento di quello maschile. Ci sono molti motivi, anche di carattere fisiologico, che rendono il calcio di noi donne imparagonabile a quello degli uomini. Quando le persone capiranno che non c’è un confronto, ma semplicemente esiste un altro sport diverso, riusciremo a fare quel passo in avanti come mentalità.” E poi continua con il paragone con gli altri Paesi: “Quando vediamo all’estero i record di spettatori negli stadi per assistere alle partite delle women, è perché loro vogliono vedere una gara di calcio femminile, non fare un confronto con quello maschile, perché non ci potrà mai essere.”
E parlando di sviluppo del calcio estero chi può portare una testimonianza migliore dell’inglese Emma Lipman: “In Inghilterra il livello del calcio femminile è molto alto – afferma Emma – e la nazionale è attualmente campione d’Europa. Io credo che gli inglesi siano più avanti dal punto di vista delle infrastrutture. L’avvento del professionismo non deve significare solamente stipendi di un certo livello per le calciatrici, ma anche investimenti nelle strutture. Per esempio tante squadre femminili in Inghilterra hanno il proprio stadio e di conseguenza il loro terreno di gioco è molto meglio rispetto a qui, dove bisogna utilizzare un campo già stressato dall’utilizzo del calcio maschile. Gli investimenti in migliori infrastrutture in Italia migliorerebbero l’immagine di questo sport” conclude Lipman.
Al termine di quest’iniziativa molto interessante, si è creata una sinergia tra Comune di Turate e FC Como Women. Le atlete comasche hanno, infatti, invitato i componenti della giunta allo stadio Ferruccio per assistere ad una partita dal vivo. I membri della giunta hanno accettato con piacere e si sono ripromessi di aiutare la diffusione e la crescita del calcio femminile all’interno della loro area.
Ora l’attenzione torna, però, verso il campo, con la formazione di de la Fuente che avrà un’intera settimana di allenamenti allo Sport Village di Cislago, prima dell’importante trasferta di domenica contro il Parma.
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ANGELO FRUSCIANTE
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